Da don Peppino Contento
astrovito Pietro fu Giuseppe (11) e di Micoli Comasia, manovale, di anni 44, padre di 4 figli e residente a Martina Franca dichiara: "Il 9 maggio 1967 alle ore 23 circa, nel reparto di medicina del Policlinico di Bari, il più piccolo dei figli di nome Donato, nato il 20.5.1957, fu colpito da infarto e la mattina del 9, martedì, fu sottoposto a intervento chirurgico al cranio; fu subito licenziato come inguaribile e dimesso il mercoledì verso le ore 11.
Dopo le 12 passando per Alberobello la famiglia sostò al Santuario dei Santi Medici; le porte erano chiuse per l'orario e dalla macchina invocò e fece invocare dal paziente l'intercessione dei Santi Medici per la guarigione.
Arrivato a casa in preda a forti dolori, fu messo a letto e avendo ricevuto un sedativo si assopì. Al risveglio soffriva ancora fino al giorno successivo; alle ore 14,30 si assopì di nuovo e vide in sogno i Santi Medici che gli chiesero se avesse timore di loro; il bambino disse di no e fu sentito dai circostanti. Poi San Cosma gli toccò la ferita e disse: "non temere perchè guarirai."
Subito dopo disse di aver visto i Santi Medici e di essere guarito. Infatti non lamentava più dolori e cominciò a stare bene, mettendosi in piedi il giorno dopo.
Fu comunicata la notizia a Sua Eccellenza Guglielmo Motolese, tramite la sorella. Il Vescovo, dopo alcuni giorni si recò in casa del ragazzo per cresimarlo.
Medico curante: dr. Peppino Venerito; prof. Gianina, chirurgo del Policlinico.
Testimoni:
Il Padre, Mastrovito Pietro; la Madre: Convertini Lorenza, La sorella: Mastrovito Comasia e l'insegnante Bruni Comasia.
Il graziato: Mastrovito Donato.
4 giugno 1967
L'evento eccezionale é stato riferito così come qui trascritto dal padre del ragazzo all'arciprete della basilica dei Santi Medici di Alberobello don Peppino Contento, ottavo arciprete della basilica.